L'inesorabile pesantezza della burocrazia italiana.
- Avv. Mirko Melluso
- 13 mag 2020
- Tempo di lettura: 2 min

L'italia è tristemente conosciuta per un apparato burocratico lento e farraginoso che finisce per rallentare la vita di tutti noi cittadini.
E', spesso, difficile anche per gli addetti ai lavori (fra cui anche gli avvocati) districarsi fra leggi, ordinanze regionali, decreti attuativi, regolamenti, circolari, pareri, ecc...
Anche durante l'emergenza legata al Coronavirus la burocrazia non è venuta meno con l'introduzione della notoria "autocertificazione" per giustificare gli spostamenti dalla propria abitazione.
Ma a cosa è dovuta, quindi, la lentezza burocratica italiana?
Non esiste una risposta univoca a questa domanda, ma è possibile ipotizzare, a mio avviso, alcune cause. La prima va, certamente, individuata nell'abnorme produzione legislativa italiana.
E' possibile fare una stima dei provvedimenti prodotti dal legislatore nazionale.
Secondo uno studio dell'Istituto Poligrafico dello Stato che gestisce il sito Normattiva (banca dati della legislazione nazionale), gli atti normativi in vigore al 2018 erano 111.000 (centoundicimila!). Peraltro, si trattava solo di un dato relativo alla sola legislazione nazionale e non teneva conto della legislazione regionale. Il predetto numero in questi due anni è sicuramente aumentato.
La seconda causa della lentezza della burocrazia italiana andrebbe, a mio avviso, ricercata nel mancato coordinamento fra gli organi amministrativi. Sovente, capita di non riuscire ad individuare con certezza la competenza di un ufficio per l'adozione di un determinato atto.
A quanto sopra evidenziato, occorre aggiungere la poca chiarezza delle stesse norme emanate dal legislatore. Un evidente esempio va individuato nell'ultimo D.p.c.m. emanato dal Governo sulla disciplina della cosiddetta Fase 2. Il provvedimento, infatti, lasciava (e lascia tuttora) spazio a diversi dubbi interpretativi. L'organo esecutivo ha, quindi, pubblicato le F.A.Q (domande frequenti) per chiarire determinati aspetti sul provvedimento emanato. Ciò costituisce, a mio avviso, un evidente fallimento di un obiettivo che deve seguire il legislatore: la chiarezza normativa. Quest'ultima si ottiene solo ed esclusivamente con norme chiare e dal significato preciso e comprensibile.
Quali sono, quindi, i risultati di quanto sopra evidenziato?. In primis, Una forte sensazione di smarrimento e di impotenza del cittadino italiano di fronte alla burocrazia italiana.
A ciò devono aggiungersi tutti i danni (patrimoniali e non) prodotti da un apparato burocratico lento ai cittadini ed alle imprese italiane e straniere. Queste ultime, in particolare, di fronte ad un meccanismo legislativo contorto finiranno per fuggire dal nostro Paese.
Auspicavo che l'emergenza potesse migliorare l'apparato burocrazia rendendo la stesso più snello e meno intricato.
Purtroppo, le mie aspettative (come quelle di tutti i cittadini italiani) sono rimaste disattese.
La burocrazia di questo paese non cambierà mai.
Comments