Infedeltà coniugale: Aspetti giuridici e conseguenze.
- Avv. Mirko Melluso
- 25 ott 2024
- Tempo di lettura: 4 min

1. Introduzione
L’infedeltà coniugale rappresenta un fenomeno che tocca da vicino la sfera morale e personale dei coniugi, ma riveste una particolare rilevanza anche dal punto di vista giuridico. In Italia, il matrimonio è regolato da norme che impongono obblighi reciproci ai coniugi, tra cui quello di fedeltà, disciplinato dall’art. 143 del Codice Civile. Peraltro, al momento della celebrazione del matrimonio, viene data lettura di detta norma a dimostrazione dell'importanza che la stessa riveste.
Tuttavia, il concetto di infedeltà coniugale ha subito diverse interpretazioni e mutamenti nel corso del tempo, sia dal punto di vista della giurisprudenza che della società. In questo articolo analizzerò le implicazioni legali dell’infedeltà, nonché le conseguenze che essa può avere sia in ambito civile che penale.
2. Obbligo di fedeltà nel matrimonio
Il Codice Civile italiano, all’art. 143, impone ai coniugi l’obbligo di fedeltà, definendolo come uno dei doveri principali del matrimonio. La norma non fornisce una definizione precisa di “fedeltà”, ma la giurisprudenza ha chiarito che essa non si limita alla sola fedeltà sessuale, ma comprende anche il rispetto reciproco e la lealtà affettiva. In tal senso, l’infedeltà non si riduce al tradimento fisico, ma può comprendere anche comportamenti che ledono la fiducia e il rispetto reciproco, come relazioni emotive profonde con terzi.
2.1 Evoluzione dell’obbligo di fedeltà
L’obbligo di fedeltà ha visto un’evoluzione interpretativa, soprattutto con il mutare dei costumi sociali. Se in passato l’infedeltà coniugale era considerata una violazione grave della sacralità del matrimonio, la società contemporanea ha progressivamente rivalutato l’importanza della dimensione privata e dell’autonomia personale. Tuttavia, da un punto di vista giuridico, l’infedeltà rimane una violazione degli obblighi matrimoniali, con conseguenze rilevanti.
3. Conseguenze dell’infedeltà in ambito civile
3.1 Separazione per colpa
L’infedeltà coniugale costituisce una delle cause principali di separazione. Nel sistema giuridico italiano, la separazione può essere richiesta “per colpa”, ossia quando uno dei coniugi ha violato in modo grave e reiterato i doveri matrimoniali. L’infedeltà, quando provata, può giustificare la richiesta di separazione giudiziale con addebito al coniuge infedele. L’addebito della separazione comporta la perdita del diritto al mantenimento, oltre a eventuali ripercussioni patrimoniali e sull’assegnazione della casa coniugale.
3.2 Prova dell’infedeltà
La dimostrazione dell’infedeltà è spesso complessa e richiede prove documentali o testimoniali. La giurisprudenza ha stabilito che la semplice supposizione o gelosia non è sufficiente per ottenere l’addebito della separazione. Tuttavia, oggi la tecnologia ha reso più accessibili alcune forme di prova, come le conversazioni su social media o messaggistica. Queste, se acquisite in modo lecito, possono essere presentate in giudizio.
Sul punto, si segnala l'importante sentenza del Tribunale di Roma, sent. n. 6432/16, in cui è stato stabilito che si possono utilizzare come prove dell’altrui tradimento anche gli sms e le chat segrete.
3.3 Mantenimento e affidamento dei figli
Nel caso di separazione con addebito, il coniuge infedele può perdere il diritto al mantenimento, se non versa in stato di bisogno e non si ritiene dipendente economicamente dall’altro coniuge. Per quanto riguarda l’affidamento dei figli, l’infedeltà di un genitore non incide automaticamente sull’affidamento, a meno che tale comportamento non risulti lesivo del benessere del minore. La Corte di Cassazione ha chiarito che l’infedeltà non influisce direttamente sull’idoneità genitoriale, a meno che non emerga un comportamento inadeguato che possa nuocere alla prole.
4. Conseguenze dell’infedeltà in ambito penale
Con l’abrogazione del reato di adulterio nel 1968, l’infedeltà non ha più rilevanza penale diretta nel sistema giuridico italiano. Tuttavia, in alcuni casi specifici, i comportamenti derivanti da una relazione extraconiugale potrebbero configurare reati. Ad esempio, il coniuge che sottrae risorse economiche alla famiglia per mantenere una relazione extraconiugale potrebbe essere chiamato a rispondere del reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare, previsto dall’art. 570 del Codice Penale.
4.1 Violenza morale e psicologica
In alcuni casi, l’infedeltà può assumere contorni più gravi quando si accompagna a comportamenti vessatori, psicologici o fisici, verso il coniuge tradito. In questi casi, potrebbe configurarsi il reato di maltrattamenti in famiglia, di cui all’art. 572 c.p., se viene dimostrata una sistematica e continuata forma di oppressione e umiliazione verso il partner.
5. La giurisprudenza recente
La Corte di Cassazione ha più volte affrontato il tema dell’infedeltà coniugale, tracciando alcune linee guida. Ad esempio, con una sentenza del 2014, ha stabilito che l’infedeltà può comportare l’addebito della separazione solo se la crisi matrimoniale è causata dalla stessa infedeltà e non preesisteva. Ciò significa che se il matrimonio era già in crisi prima del tradimento, l’addebito potrebbe non essere concesso.
In altre pronunce, la Cassazione ha chiarito che l’infedeltà virtuale, come lo scambio di messaggi romantici o sessuali online, può avere le stesse conseguenze dell’infedeltà fisica, in quanto costituisce una violazione della fiducia coniugale.
Sul punto, si segnala la pronuncia (Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 1, ordinanza 9 maggio – 14 luglio 2016, n. 14414) ove viene stabilito che tradire il coniuge attaverso social media equivale a tradirlo fisicamente – con tanto di addebito per il traditore.
A giudizio della Suprema Corte, il tradimento si verifica tutte le volte in cui il rapporto telematico travalica la semplice “amicizia virtuale” stabilendo un legame sentimentale. Questo basta per essere dichiarati colpevoli della violazione dell’obbligo di fedeltà.
6. Conclusioni
L’infedeltà coniugale rappresenta una violazione dell’obbligo matrimoniale di fedeltà e può avere conseguenze rilevanti in ambito civile, soprattutto in termini di separazione con addebito e mantenimento. Dal punto di vista penale, l’infedeltà in sé non configura un reato, ma può portare a conseguenze più gravi quando si accompagna a comportamenti violenti o lesivi della dignità del coniuge. La giurisprudenza italiana, nel corso degli anni, ha adattato le proprie interpretazioni per tenere conto dell’evoluzione sociale e del contesto familiare, mantenendo però fermo il principio di tutela dell’integrità della famiglia e del rispetto reciproco tra i coniugi.
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